Fabio Capello è uno che non le manda a dire mai. Il tecnico ha parlato di Theo Hernandez e Davide Calabria pungendoli entrambi. Ecco come.
Mister di grandissima esperienza è riuscito sempre a far rigare dritto i suoi calciatori, punendo nel modo giusto i dissidenti e facendoli esaltare quando necessario.
Don Fabio ha guidato un Milan fatto di stelle, prendendolo da Sacchi che aveva fatto molto bene e riuscendo a fare ancora meglio. Ha preso una Juventus da Lippi che era stata in cima al mondo ed è riuscito a fare molto bene. Oggi ha smesso di allenare, ma commenta il calcio come nessuno.
Ma soprattutto nella sua carriera si vanta una grandissima impresa quella di aver vinto uno Scudetto con la Roma come non accade ormai da 34 anni. Nella stagione 2000/01 dimostra di avere una forza incredibile con una squadra che conquista dei successi uno dietro l’altro con personalità e grandissima voglia.
Oggi ha voluto parlare ancora di più del Milan che è una squadra che ha particolarmente a cuore, ma che prima di questa vittoria in Supercoppa Italiana veniva da momenti molto duri. Per continuare a vincere e farlo ancora meglio oggi serve soprattutto rimanere con i piedi per terra.
Fabio Capello su Theo e Calabria
Fabio Capello ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, spiegando alcune opinioni su due calciatori importanti come Theo Hernandez e Davide Calabria. Uno è considerato tra i terzini più forti al mondo, l’altro invece è di fatto il capitano anche se non gioca praticamente mai nonostante le brutte prestazioni di Emerson Royal.
Intervista che non affronta temi legati a Sergio Conceicao e il nuovo Milan, ma che si occupa della gestione precedente e lo fa anche con una certa freddezza e distacco per forse la forte delusione che colpisce l’allenatore.
Spiega: “Al Milan quest’anno si sono viste cose mai viste. Può essere che l’esterno sinistro francese abbia problemi extra-calcio, era un momento così. Se invece fosse un capriccio sarebbe diverso. la certezza è che non è lo stesso Theo Hernandez degli altri anni. Calabria contro la Stella Rossa non ha aiutato, come uomo mi sembra a posto, ma come capitano non mi è piaciuta per niente la polemica che ha fatto uscendo dal campo dopo una sostituzione“.
Aggiunge: “Paulo Fonseca aveva assolutamente ragione quando diceva di volere calciatori come Abraham e Camarda pronti a morire per il Milan. Perché è vero che al Milan sono mancati giocatori così quest’anno. I giocatori non rendono come dovrebbero e hanno poca voglia”.
