Il Mondiale del 2006 non lo scorderà di sicuro nessuno, l’Italia ha vinto il torneo per la quarta volta. Uno dei grandi protagonisti 24 mesi prima giocava in Serie B.
Giocatore di grande spessore tecnico non è riuscito sempre riuscito a dimostrare la sua qualità e ad altissimi livelli ci è arrivato molto tardi.
Parliamo di Fabio Grosso che è diventato protagonista assoluto della competizione e dire che all’inizio non era nemmeno titolare. La prima partita contro il Ghana la giocò con Cristian Zaccardo a destra, perché Gianluca Zambrotta era squalificato. Nel secondo match contro gli Usa però Marcello Lippi rinserì il terzino della Juventus confermando Zaccardo e spedendo Grosso in panchina.
L’autogol di Zaccardo contro gli Stati Uniti e una partita non eccezionale però riportarono titolare Grosso con lo spostamento di Zambrotta a destra. La svolta che fa capire che sarà il suo Mondiale arriva agli ottavi di finale quando si procura il calcio di rigore alla fine della partita contro l’Australia che Francesco Totti realizza e porta avanti la squadra azzurra.
La semifinale però lo fa entrare nell’olimpo del calcio italiano visto che segna il gol dell’1-0 ai tempi supplementari di una tesissima gara Italia-Germania finita 0-0 dei tempi regolamentari. Un gol che fa risuonare il nome di Grosso per tutto lo stadio prima del raddoppio di Alessandro Del Piero.
Fabio Grosso poi ha il merito di realizzare il rigore decisivo con la Francia che regala il titolo agli azzurri, meritandosi ancora con personalità le prime pagine più di Totti, Del Piero, Buffon e Cannavaro.
E chi glielo avrebbe mai detto 24 mesi prima quando era ancora un giocatore di Serie B? Fino a giugno del 2024 gioca in Serie B con il Palermo dove è arrivato dal Perugia. Qui conquista la promozione e con due stagioni di altissimo livello si merita la chiamata in Nazionale dimostrando di essere pronto anche per un salto di qualità di questo livello.
La sua carriera procederà tra grandissimi club come Inter, Lione e Juventus senza però più riuscire a trovare quelle notti magiche che avevano regalato all’Italia il titolo Mondiale. Nonostante questo però rimarrà sempre come uno dei più grandi eroi del calcio moderno in azzurro e non solo per alcune notti che faremo davvero fatica a dimenticare. Un ragazzo di talento che, a modo suo, ha fatto la storia al pari di gente come Pelé e Maradona.
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