La misura entrata in vigore lo scorso dicembre continua a sollevare polemiche: ora la norma sotto la lente di ingrandimento riguarda i motociclisti
Proseguono le polemiche legate al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini. Se negli ultimi giorni la tematica di rilevante importanza riguarda soprattutto la questione linee ferroviarie, con i treni da Nord a Sud, che accumulano ritardi con una frequenza sempre più ravvicinata, la guardia non è stata abbassata anche per quanto riguarda il nuovo Codice della Strada. La misura è stata introdotta lo scorso 14 dicembre e ha visto una vera e propria stretta specialmente sull’abuso di alcol e droghe, ma anche sull’utilizzo del telefonino. Questo giro di vite è sicuramente utile per tutelare la sicurezza dei cittadini, ma non tutti i punti sembrano essere toccati.
Uno dei temi principali riguardanti questa tematica lo ha sollevato l’associazione dei parenti delle vittime della strada. A Salvini viene imputato di occuparsi troppo di ben figurare sui social con dati che non possono essere ancora definitivi, invece che occuparsi di un altro aspetto primario: la velocità . Nel nuovo Codice della Strada, infatti, questo tema viene appena accennato, quando in realtà è una delle principali cause degli incidenti. Per quanto riguarda invece l’eccesso di alcol e droghe i limiti sono rimasti gli stessi ma, di fatto, sono quasi state raddoppiate le sanzioni. Ma a suscitare polemica, ora, è anche un aspetto legato ai motociclisti, per ora non toccati da queste querelle che hanno anche peso politico.
Come anticipato una particolare regola è stata aggiunta nel nuovo Codice della Strada e riguarda i giovanissimi. Anche se va detto che rispetto al primo decennio degli anni 2000 l’utilizzo dei motorini da parte dei teenager è crollato vistosamente, ancora molti sono i 14enni che decidono di conseguire il patentino appena possono per godersi della loro indipendenza. La Patente AM, meglio nota come il “patentino”, permette a chi ha 14 anni di approcciarsi alla strada a bordo di mezzi 50 di cilindrata, il classico “cinquantino” e la nuova misura riguarda proprio loro.
La nuova legge stabilisce per coloro che hanno meno di 16 anni che non è possibile guidare all’estero con uno scooter. Questa è una disposizione che la maggior parte degli italiani non conosce, ma, specialmente per tutti coloro che vivono in paesi di confine o vanno in vacanza con l’idea di guidare scooter a 14 anni, è giusto prestare attenzione. Attenzione, quindi a sconfinare in Svizzera o in Francia a bordo dei propri mezzi se non si hanno ancora compiuti i 16 anni: le sanzioni possono essere pesanti. Lo stesso discorso vale anche per coloro che si trovano in vacanza: l’utilizzo è negato.
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