L’ex ingegnere della NASA, oggi divulgatore e Yuotuber seguitissimo, Mark Rober, illustra il nuovo programma di Google Space Selfie.
È l’ex ingegnere della NASA Mark Rober, oggi affermato divulgatore scientifico e Youtuber di successo, a raccontare il nuovo programma di Google in collaborazione con T-Mobile. Si tratta del progetto chiamato Pixel Space Selfie, lanciato dal satellite di SpaceX di Elon Musk, lo scorso 14 gennaio, alle ore 11:00 circa, dalla piattaforma di lancio Space Launch Complex 4E della Vandenberg Space Force Base, in California.
La missione, battezzata Transporter-12, consiste nel trasporto nello spazio di 131 componenti, tra cui CubeSat, MicroSat e il satellite Sat Gus, tutti satelliti in orbita attorno alla Terra e che permetteranno una migliore connettività in tutto il pianeta. Uno di questi satelliti, il Gus Sat, appunto, è talmente avanzato che permette agli iscritti al programma di scattarsi un bel selfie direttamente dallo spazio.
Mark Rober, attraverso un video caricato su YouTube, spiega come funzionerà questo interessante e rivoluzionario progetto. SpaceX lavorerà insieme a Google per garantire la prossima generazione di ingegneri spaziali, nonché per “espandere la conoscenza umana”. Google Pixel porterà la sua tecnologia nello spazio, coinvolgendo direttamente tutti gli appassionati.
Ma come è possibile scattarsi un selfie nello spazio? Prima di tutto, bisogna scattarsi un semplice selfie con il proprio telefonino, per poi caricare la foto sul portale spaceselfie.com, a questo punto, il selfie caricato viene inviato al satellite di piccole dimensioni Sat Gus, il quale scatterà a sua volta una foto del selfie con lo sfondo dello spazio e del pianeta Terra alle spalle.
Una volta scattata la foto nello spazio, questa viene inviata sul portale o direttamente sul telefonino del diretto interessato. Il satellite Sat Gus sfrutta uno smartphone Google Pixel, inserito all’interno di una custodia per schermare le radiazioni, per scattare la foto e per trasmetterla allo smartphone dell’utente. Il satellite, inoltre, è dotato di una telecamera esterna per scattare la foto del nostro pianeta in tempo reale.
Se lo smartphone principale dovesse danneggiarsi, niente paura, il satellite Sat Gus è dotato di un secondo smartphone, il quale eventualmente potrà fare da sostituto. Un sistema a volano consente al satellite di orientarsi in tre posizioni diverse, per poter ricevere energia solare. Quanto costa scattarsi il selfie? Nulla, ma bisogna iscriversi alla piattaforma CrunchLabs, abbonandosi per un anno, spendendo poche decina di dollari (circa 80 dollari).
La piattaforma, così divertente, ha un intento più nobile, ossia quello di finanziare i futuri ingegneri. Sat Gus scatta circa mille selfie al giorno, seguendo l’ordine cronologico delle richieste. Tuttavia, per ricevere la foto sarà necessario attendere qualche settimana, fino a qualche mese. Il selfie dallo spazio, inoltre, sarà scattato nel momento in cui il satellite passerà sopra la testa, dunque richiederà accesso alla posizione dell’utente.
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