Molti sono i dubbi sulla nuova norma, introdotta dalla riforma del Codice della Strada, che riguarda l’uso di farmaci alla guida.
Lo scorso 14 dicembre è ufficialmente entrata in vigore la riforma del Codice della Strada che ha introdotto nuove disposizioni. Fra queste rientra anche la norma relativa all’assunzione di determinati farmaci che potrebbero far scattare anche la sospensione della patente.
Questa novità ha generato numerosi dubbi tra gli automobilisti, considerato il fatto che guidare sotto l’effetto di particolari farmaci è stato equiparato alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Sul punto si è espresso il sindacato Farmacieunite che ha evidenziato la preoccupazione degli automobilisti aggiungendo che la mancanza di linee guida sul punto ha creato confusione non solo per chi si mette alla guida, ma anche tra i professionisti del settore sanitario.
Tra le norme più discusse introdotte dal nuovo Codice della Strada, oltre a quella legata all’uso degli scooter all’estero, rientra sicuramente quella relativa all’uso di particolari farmaci. Secondo quanto stabilisce l’articolo 187, chiunque venga sorpreso alla guida di sostanze psicotrope può essere punito con multe sino a 6mila euro a cui si aggiungono la sospensione della patente da uno a tre anni e, nei casi più gravi, l’arresto sino ad un anno.
Sempre secondo l’articolo 187, i controlli per verificare lo stato di alterazione vengono effettuati mediante accertamenti salivari, ematici o urinari. Sul punto è intervenuto il sindacato Farmacieunite che ha spiegato come questa riforma equipari l’uso di particolari farmaci, assunti a scopo terapeutico, alla guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Si tratterebbe di medicinali che vengono comunemente prescritti, come ad esempio antiepilettici, antistaminici, ansiolitici e antidepressivi che potrebbero dare esito positivo nei test salivari anche se non vi è un stato di effettiva alterazione alla guida. Rientrano anche medicinali a base di cannabis, benzodiazepine e barbiturici. In merito, però, non sarebbe stato fornito un elenco preciso dei farmaci interessati, circostanza che sta generando confusione tra gli automobilisti.
Il sindacato nazionale, come riporta la redazione de L’Arena, ha ammesso che, oltre agli interrogativi tra gli automobilisti, si è creata confusione anche tra il personale del settore sanitario che non sarebbe in grado di fornire risposte esaustive in mancanza di linee guida chiare.
Per questa ragione, Farmacieunite si è rivolta all’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) chiedendo dei chiarimenti in modo da avere un elenco preciso di quelli che possano essere i medicinali che possano interferire con i test punendo ingiustamente diversi automobilisti.
Considerata la situazione, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato l’istituzione di un tavolo tecnico che avrà come obiettivo quello di fornire una linea guida precisa per gli automobilisti ed eliminare ogni dubbio sul punto. Intanto, in attesa di aggiornamenti in merito, il consiglio degli esperti è quello di rivolgersi al proprio medico o farmacista per capire quali possano essere gli effetti dei farmaci assunti alla guida.
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