Bel Paese si torna a parlare del caro carburanti, come si può intervenire e cosa può fare il consumatore in questi casi?
Nel Bel Paese si torna a parlare del costo dei carburanti. Sappiamo che si tratta di un argomento assai spinoso, che in più occasioni ha creato dibattiti. Dentro questa vicenda inevitabilmente si trova il consumatore che deve rifornire la vettura.
Per tale ragione, è sempre importante capire, dove i prezzi possono essere più convenienti. Non tutti lo sanno, ma in una stessa città il prezzo potrebbe variare anche di alcune decine di euro, ragion per cui è bene prestare sempre molta attenzione.
Il costo dei carburanti, torna ad essere al centro dell’attenzione, scegliere quello più conveniente è fondamentale perché ci permette di risparmiare e in tal senso sono moltissimi i consumatori che prima di procedere con il rifornimento preferisco dare un occhio ai prezzi.
I prezzi, a volte, raggiungono cifre esorbitanti, ma attenzione il grosso di ciò che si paga sono tasse. Oggi cercheremo di analizzare meglio la questione dei prezzi nel Bel Paese, per capire come stanno andando le cose e soprattutto per difendersi.
Come abbiamo già detto i prezzi risultano essere alle stesse, ma è tutta colpa delle tasse, ma non si tratta solo di un problema del nostro Paese perché udite, udite in altri cinque Paesi europei i prezzi risultano essere ancora più alti.
I dati, ovviamente, non fanno ben sperare perché l’aumento dei prezzi porta inevitabilmente i consumatori a spendere di molto di più. Non tutti, però, sanno che in una stessa città potrebbe esservi una differenza di prezzo molto alta.
Davanti a questi aumenti cosa può fare il consumatore, verrebbe da chiedersi. Il consiglio degli esperti è quello di prestare sempre molta attenzione e di scegliere con cura il rifornimento, così solo si potrà risparmiare. Cerchiamo di fare un esempio, così da essere più chiari. Può sembrare strano, ma alcuni dati dimostrano che a Milano, ad esempio il prezzo più basso per la benzina self-service e di 1,74 euro a litro, mentre quello più alto e di 2,29 euro al litro. Questo cosa significa? In altre parole, il consumatore che sceglie di fare il pieno da 40 litri potrebbe ritrovarsi a pagare 69 euro (distributore economico), fino ad arrivare a 90 (se il prezzo è più alto).
Come succitato, il più delle volte i prezzi alti si rifanno alle moltissime tasse presenti, che arrivano allo Stato sotto forma di accise ed Iva. Il Bel Paese, non va dimenticato, è uno di quelli che paga la benzina più cara. Accanto troviamo la Germania, Paesi Bassi, Francia, Grecia e Danimarca. Non sappiamo, al momento, se le cose sono destinate a cambiare, ma ciò che gli esperti consigliano ai consumatori è quello di prestare sempre molta attenzione in fase di rifornimento, controllare e confrontare i prezzi potrebbe far risparmiare.
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