Scatta l’allarme per moto e scooter in Italia, che cosa sta succedendo? Nessuno si aspettava un qualcosa di simile, davvero inaspettato.
In Italia bisogna sempre prestare attenzioni alle tante novità che sono praticamente all’ordine del giorno: sappiamo ad esempio che il nuovo Codice della Strada ha praticamente stravolto tutto, con modifiche importanti sul fronte della circolazione.

In questo particolare articolo vogliamo parlarvi di moto e scooter, che stanno ottenendo straordinari miglioramenti sul fronte delle vendite. Nel nostro paese, infatti, c’è stato un incremento di nuove immatricolazioni pazzesco: dai 12,5 motoveicoli ogni 100 abitanti del 2017 si è passati ai 14,53 ogni 100 abitanti del 2023. Le persone sanno perfettamente che con un Due Ruote si risolvono una serie di problematiche: per prima cosa, è più facile muoversi nel traffico. Anche le tantissime offerte giocano sicuramente un ruolo chiave, con promozioni da urlo che attirano i cittadini.
I centauri, poi, possono facilmente trovare parcheggio rispetto all’auto: si azzerano praticamente i tempi. Ci sono però alcune importanti contraddizioni: le amministrazioni locali, ad esempio, stanno prestando grandissima attenzione alla circolazione di biciclette e di monopattini elettrici, ma per gli scooter manca proprio un’organizzazione importante. Anche sul fronte dei divieti, sono ancora tante le cose che i motociclisti non possono assolutamente fare.
Italia, situazione particolare per scooter e moto: cosa succede nelle città italiane
La grande attenzione verso monopattini e biciclette è sicuramente importante e valorizza ovviamente questi veicoli che non inquinano. Per le moto, tuttavia, non viene data la medesima importanza.

Malissimo ad esempio sul fronte parcheggi, con i motociclisti che sono costretti a fare comunque delle magie per trovare un piccolo spazio: solo otto città italiane hanno predisposto tra i 15 e i 40 parcheggi ogni mille abitanti. Firenze, Aosta e Imperia sono i comuni che offrono questo servizio mentre la situazione in città come Padova, Agrigento o Napoli la situazione è allarmane. Pessimi i servizi sharing scooter elettrici: l’opzione per i monopattini è in netta crescita mentre per le moto c’è quasi un’assenza totale su tutti i fronti.
Milano, Roma e Torino sono le città che mantengono questa presenza di veicoli a noleggio orario, ma nel resto del Bel Paese quasi non esiste. Allarme infine sul fronte sicurezza: stando ai dati, nel 2023 nessun comune ha trattato soluzioni per aumentare la sicurezza motociclistica, come ad esempio l’aggiunta di guardrail con protezioni in caso di cadute rovinose.

Riferendoci sempre all’anno 2023, l’attivazione di misure dedicate al miglioramento della sicurezza dei veicoli a Due Ruote non sembra un tema importante per i comuni italiani. La tematica non è una priorità per il 40% dei comuni, a cui si aggiunge un allarmante 28% che la inserisce invece come priorità bassa.