Con l’introduzione del nuovo Codice della Strada arrivano anche delle modifiche riguardanti la revisione dell’auto: cosa sapere?
L’introduzione del nuovo Codice della Strada, lo scorso dicembre, ha destato parecchio interesse, su molteplici fronti. Prima di tutto, a sollevare polemiche c’è la questione del test salivare per il rilevamento di sostanze stupefacenti, talmente avanzato da rilevare anche alcuni principi usati per i farmaci, poi le sanzioni, pesantissime, riguardanti l’abuso di alcol, e relativa sospensione della patente.

Ma le novità non finiscono qui, perché nuove normative riguardano anche l’aspetto tecnico del veicolo, e quindi incidono sulla revisione auto. Tra l’altro, il tanto atteso annullamento del bollo, sbandierato da anni, non è purtroppo arrivato, e così bisogna continuare a pagare questa insensata tassa, salvo alcune categorie di automobilisti, esentati dal suo pagamento.
Nuovo Codice della Strada e nuove modifiche per quanto riguarda la revisione auto e il bollo auto
Purtroppo, occorrerà continuare a pagare il bollo auto, il tributo annuale per il possedimento di un veicolo e per la sua immissione in strada. La gestione del bollo auto varia in base alla regione di appartenenza e deve essere rinnovato annualmente. Il costo varia in base al veicolo posseduto e alla sua potenza, nonché in base al suo impatto ambientale.
I veicoli più inquinanti pagano di più, salvo alcune eccezioni, come nel caso dei veicoli d’epoca, esentati dal pagamento del bollo. Le tariffe sono stabilite dalle singole regioni, così come le multe erogate. E poi esiste il superbollo, ossia una sovrattassa applicata ai veicoli di potenza superiore a 185 kW, che comporta un costo aggiuntivo di 20 euro l’anno per ogni kW eccedente.

E per quanto riguarda la revisione dell’automobile? In questo caso ci sono brutte novità. L’articolo 80 del nuovo Codice della Strada non ha cambiato le tempistiche e le modalità per sottoporre a controlli la propria vettura. I principali cambiamenti, però, riguardano la diagnostica elettronica, sfruttata per combattere frodi e manomissioni, nonché per risalire alle problematiche della centralina elettronica.
Revisione dell’automobile più attenta, ma aumentano i costi di manutenzione: le (brutte) novità del 2025
La porta OBD è una metodologia per diagnosticare le problematiche della vettura, uno strumento fondamentale per la manutenzione e per la diagnosi delle auto moderne. Le scadenze dei controlli restano invariate, da sottoporre a revisione ogni due anni, e ogni anno per i veicoli di massa superiore a 3,5 tonnellate, come autobus, camion e ambulanze.

Nel 2025, i costi di manutenzione, presso le officine autorizzate, dopo il congelamento degli anni passati, dovrebbero aumentare di circa 8 euro per via dell’inflazione. Dunque, si potranno spendere quasi 90 euro per effettuare la revisione. Si ricorda che circolare con una auto non revisionata comporta una multa che va dai 173 euro fino ai 694 euro.