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Milano perde due bar aperti da quarant’anni, quali sono

La città dice addio a due locali che possono essere considerati storici, da un certo punto di vista. Ma che hanno spesso fatto parlare non sempre in bene di loro.

Dopo anni di attività, due bar storici alla Stazione Centrale di Milano stanno per chiudere i battenti. Questi locali, noti più per la loro cattiva reputazione che per la loro fama, hanno attirato l’attenzione di molti viaggiatori nel corso degli anni, anche se molti potrebbero non averli mai visitati direttamente. Nonostante la loro presenza sia stata costante, è ora giunto il momento di un cambiamento.

Milano perde due bar aperti da quarant’anni, quali sono (varamilano.it)

La Stazione Centrale di Milano ha tentato negli ultimi anni di allinearsi a standard commerciali internazionali, offrendo opzioni culinarie e di vendita all’altezza delle aspettative moderne. Tuttavia, il Bar Centrale e il Gran Bar, risalenti agli anni Ottanta, sembrano rifugiarsi in un’epoca passata, privi di quel fascino autentico che giustificherebbe la loro mancanza di rinnovamento.

Per molti non è una grande perdita

Questi due bar, piuttosto ingombranti e poco invitanti, si sono rivelati dissonanti rispetto all’estetica contemporanea della stazione. Il Bar Centrale, ad esempio, appare come un relitto di un’epoca lontana. Nonostante la sua posizione centrale, di fronte a una prestigiosa pasticceria, la sua atmosfera è quella di un locale dimenticato, con un banco di vendita buio e poco appetitoso.

Entrando nel merito dell’offerta gastronomica, i prezzi praticati in questi bar sono sorprendentemente elevati rispetto alla qualità del cibo. Un semplice panino, composto da peperoni, zucchine e melanzane, costa 8 euro, un costo che supera quello di preparazioni più elaborate vendute nei vicini mercati. Anche i dolci, come una fetta di crostata a 4,5 euro o un croissant a 2,5 euro, non giustificano l’investimento, considerando le alternative disponibili.

Per molti non è una grande perdita (varamilano.it)

Il Gran Bar, pur essendo situato in una posizione di grande visibilità, presenta un ambiente altrettanto poco invitante. Con un bancone che ricorda i bar di ospedali di un tempo, l’assenza di un’atmosfera accogliente è palpabile. L’arredamento e l’illuminazione contribuiscono a creare un’ambientazione poco stimolante, rendendo l’esperienza poco piacevole.

Una gestione obsoleta

Entrambi i bar sono gestiti dalla Società Alberghi Ristorazione e Forniture (Sarf Spa), che ha mantenuto questi spazi inalterati per decenni. Questo approccio ha portato a una stagnazione dell’offerta, riflettendo una gestione che non si è adattata alle esigenze moderne del mercato. Nonostante gli sforzi di ristrutturazione della Stazione Centrale, questi bar sono rimasti ancorati a un passato che non li rappresenta più.

La chiusura di questi storici bar è stata ufficializzata, con un accordo raggiunto tra Grandi Stazioni e Sarf per terminare il contratto di affitto anticipatamente. Grandi Stazioni, proprietaria degli spazi, ha espresso interesse nel ristrutturare e riutilizzare queste aree in modo più funzionale e moderno. Questo cambiamento rappresenta un’opportunità per migliorare l’offerta e rispondere meglio alle aspettative dei viaggiatori.

Una gestione obsoleta (varamilano.it)

La chiusura di questi bar ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre alcuni vedono questa transizione come un passo positivo, altri hanno espresso preoccupazione per i lavoratori coinvolti. Ed il mercato della ristorazione è in continua espansione e le opportunità di lavoro non mancheranno per chi cerca nuove posizioni. Per raggiungere questi ed altri posti, è necessario a volte anche salire a bordo di qualche mezzo da strada. Ed occhio allora alle norme introdotte a metà dicembre 2024 che sono all’insegna della maggiore severità.

Salvatore Lavino

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